È ormai lontano il tempo in cui a scuola gli insegnanti conducevano le lezioni con il mero ausilio di lavagna, gessetto e cancellino.
Lontano perché le nuove generazioni sono sempre più immerse in un contesto in continua evoluzione e la scuola, luogo in cui il principio cardine è l’insegnamento, deve essere all’altezza degli studenti che accoglie.
La tecnologia e i nuovi strumenti digitali sono diventati parte integrante della vita di chiunque, soprattutto per la generazione Z e ALPHA, e se prima c’era chi poteva sollevare dei dubbi sull’importanza del loro utilizzo, durante la pandemia le perplessità sono state totalmente risolte.
Il COVID-19 ci ha messo di fronte ad una realtà che molti avevano ancora difficoltà a vedere.
Dai bambini agli adulti, tutti si sono ritrovati a dover fare i conti con strumenti innovativi che hanno permesso di mantenere il passo con il mondo che ha continuato a girare indisturbato.
Le nostre bacheche social erano invase da video amatoriali di scene esilaranti successe a chi si approcciava allo smart working e alla DAD, ma questo ha fatto maturare anche un’attenta riflessione.
Sulla scia di quanto detto, il PNRR ha ritenuto necessario investire sulla formazione dei docenti per sviluppare le loro competenze digitali, permettendo al contesto scolastico di aggiornarsi, innovarsi ed acquisire qualità dell’insegnamento.
Citando il sito ufficiale, riportiamo gli obiettivi di questa manovra:
- sviluppo di un polo nazionale italiano sull’educazione digitale per la formazione di docenti e personale scolastico;
- creazione di una rete integrata di poli formativi territoriali;
- attivazione di un catalogo di circa 20.000 corsi di formazione in tutte le discipline del curricolo scolastico;
- realizzazione di una piattaforma sui contenuti dell’educazione digitale e di metodologie didattiche innovative ad uso di docenti, studenti e famiglie;
- realizzazione di “Patti per l’educazione digitale e le competenze per il futuro” inclusivi e sostenibili.
Per raggiungerli sono stati stanziati 800,000,000 per la formazione di 650,000 docenti e 20,000 percorsi formativi territoriali.
Ed è stata fissata al 2026 la data per verificare se sono stati effettivamente raggiunti gli obiettivi prefissati.
Aprire la scuola per aprire la mente – L’approccio WikiScuola
WikiScuola nasce dalla volontà di dare una risposta ai cambiamenti che le tecnologie digitali inseriscono nelle scuole e sostiene fortemente questa riforma.
Infatti, navigando sul nostro sito è possibile scegliere tra diverse offerte formative che forniscono a docenti, formatori e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado gli strumenti necessari per una formazione sempre al passo con i tempi.
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