La geometria, insieme alla matematica, è da sempre vista come “nemica” dagli alunni.
Volendo dare una definizione, dal vocabolario Treccani, “la geometria è parte della matematica che si occupa di studiare lo spazio e le figure spaziali”.
Gli origami, invece, sono di origine giapponese e consistono nella realizzazione di figure con l’uso di un foglio di carta (oru piegare e kami carta), senza però includere nient’altro per modificare le forme realizzate, quindi niente forbici o colla o oggettistica simile.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è trovato a fare un origami, probabilmente senza nemmeno sapere cosa stesse facendo.
Un esempio, infatti, è la realizzazione della barchetta o dell’aeroplano con un foglio di carta.
Perché origami e geometria si uniscono?
Per entrambe, la precisione è fondamentale se si vuole ottenere il giusto risultato.
Inoltre, c’è una componente fondamentale che agevola l’apprendimento dei bambini: la possibilità di manipolare la figura, fino a darle la forma desiderata.
La manipolazione, infatti, è una tecnica spesso studiata in ambito pedagogico, perché aiuta e facilita l’apprendimento.
Basti pensare che, come diceva Piaget, la prima fase dell’infanzia prevede un apprendimento senso-motorio, in cui il bambino ha bisogno di toccare con mano, avvicinare alla bocca per conoscere un oggetto.
Insomma, utilizza i cinque sensi come suo strumento di apprendimento.
Da questa breve riflessione, si intuisce quindi l’importanza di questa tecnica che ha come obiettivo quello di allontanare la paura della materia scientifica e suscitare interesse nei più piccoli, fino a rendere semplice e praticabile ciò che altrimenti rimarrebbe soltanto teorico.
Questo è quanto spiega anche il nostro Premio Nobel per la Fisica 2022 Giorgio Parisi.
Egli si batte per far sì che le materie STEM siano apprese sin da piccoli, avvicinando alla pratica queste materie, insegnate sempre come qualcosa di meramente teorico.
Parisi, riprendendo quanto diceva Maria Montessori, spiega che tutti i bambini sono “naturalmente scienziati” e che questa naturalezza deve essere incorporata così da sviluppare un pensiero logico-deduttivo che aiuti nella vita di tutti i giorni.
Per far sì che nelle scuole ci sia questo stesso pensiero ci deve necessariamente essere un corso per docenti che faccia apprendere tali approcci.
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In ognuna di queste attività formative, la docente Silvia Giordano insegna teoria e pratica di questo metodo. Le lezioni sono in modalità asincrona, così che possano essere seguite quando si ha la possibilità di farlo.
Ecco i corsi:
- Geometria con gli origami
- Origami in geometria alla primaria
- Studiare i solidi con gli origami
- Geometria solida con gli origami alla primaria
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Il futuro degli alunni dipende dagli insegnanti che incontra sul suo cammino.